Mombarone-Mars-Niel

21 Ago 2020
Due giorni da Ivrea a Niel sulle creste dei monti

E' la settimana di chiusura di ferragosto e la voglia di non veder nessuno chiama prepotente.
Un pentolino di alluminio della Pina, un sacco a pelo, un telo di nylon e qualche provvista..
Si parte!

L'idea e' di partire in quota da Ivrea (Valle Nera) e raggiungere la Valle d'Aosta seguendo l'altavia 1 e salendo le vette cosi' come si presentano.



Il primo tratto vola tra Mombarone, Punta Tre Vescovi poi nella serie Mont Roux, Mon Bechit, Mont Borrel.



Colle della Lace, vedo ancora il cristo redentore della colma di Mombarone ma dall'altro lato il rifugio Coda mi chiama.
Decido di spingere per farmi un bel ristoro e riposare un poco al sole.



Finita la siesta devo decidere quale strada prendere.
L'AltaVia 1 consiglia di scendere verso Coumarial ma il diavoletto mi spinge a far vetta sul monte Mars



La fatica visto il dislivello e' tanta ma riposarsi qualche minuto accanto alla Croce ripaga lo sforzo sostenuto



Sotto di me gia' vedo il lago di Vargno e inizio ad affilare la vista, devo trovare un luogo dove dormire e scendendo mi carico d'acqua alle baite di Plan du Jouc



Come per incanto nella pineta ripida che porta al lago incontro una splendida baita abbandonata.
Mi organizzo per la cena e la notte ed in un battibaleno e' gia' l'alba.
Mi sveglio al ringhio grave di un cinghiale ma fortunatamente sono al piano rialzato, colazione da campione e via verso nuovi colli.



Scendo al lago di Vargno e riparto in salita alla ricerca del colle di Marmontana



Giunto al colle faccio la seconda colazione e mi perdo nel panorama. Dal colle riesco a vedere le creste percorse e mi stupisco di quanto le gambe ci possano portare lontano
Nella foto, al centro, il monte Mars da cui sono disceso verso il lago e a dx ancora visibile la vetta del Mombarone



Il sentiero dal colle perde parecchia quota ma subito dopo l'alpe Manca si inerpica a gradoni assassini per raggiungere la Crenna du Leui, raggiungerlo e' un delirio



Raggiunto il valico della Crenna si obliqua sulla dx verso il colle della Vecchia, tutta pietraia sali scendi e non finisce mai
Nella foto al centro si nota l'uncino della Crenna sulla SX la Punta della Vecchia che sovrasta l'omonimo colle



Colle della Vecchia



Giunti al colle della Vecchia si puo' ammirare un tratto di strada in pietra risalente ai tempi in cui il colle era usato per gli scambi intervallivi con Piedicavallo,
La via perde poi rapidamente quota per poi mantenerla nuovamente tra bosci di Larici in direzione di Niel, il mio anelato traguardo.



Neil: Sdraiato senza scarpe su di una panchina al sole.
Mente completamente libera, penso alle 30 ore passate con me stesso portando a spalle poche cose veramente utili.
Respirare a pieni polmoni, bere acqua cristallina, sentire i colli e assaporare le vette, bivaccare in una baita abbandonata accanto ad uno splendido lago.
Un brodo caldo che profuma del larice che brucia nel buio, animali selvatici come unica colonna sonora ed una stanchezza profonda,
docile da alleviare perche' camminare senza parlare tra boschi e pietraie drena i pensieri complessi ed uno spiraglio si apre lasciando
che i sentimenti primordiali tornino ad essere la tua unica ragione d'esistere.

Ed ecco il Roller Coaster naturale, il biglietto e' gratuito, nessuna coda all'ingresso:
Colma di Mombarone, Punta dei tre vescovi, Mont Roux, Mont Bechit, Mont Borey, Punta Sella, Monte Mars, Lago di Vargno, Colle Marmontana, Crenna Dou Leui, Colle della Vecchia, Niel.