10/11 Ott. 2009, Monterosa Parete Est, Salita da Macugnaga al Bivacco Damiano Marinelli
Mappa, Parete EST verso Macugnaga
Si decide con un amico di andare a camminare in una delle zone meno battute del Rosa.
Non avevo mai visto la mia amatissima montagnola da quel lato e ad esser sinceri
mi ha fatto parecchia impressione.
La seggiovia e' chiusa pertanto l'avvicinamento e' in stile Alpino con partenza dal
piazzale della segiovia a Pecetto (1350 mt) salendo delle piste.
Primo punto sulla mappa, la seggiovia belvedere.
Secondo punto, Rifugio Zamboni Zappa, il tempo peggiora, Paolo pensa al Bivacco.
Raggiunto il rifugio Zamboni (2200 mt) ci concediamo una visita ai locali invernali (davvero niente male)
Il tempo non promette granche' ed una pioggerella finissima ed intermittente ci accompagna.
Lasciato il rifugio si attraversa la morena e poi tutta la lingua glaciale in direzione del crestone Marinelli
Mappa, Dettaglio Parete EST
Attraversamento della lingua glaciale
Primo nevaio verso la selletta, alle spalle il ghiacciaio Nordend
Dall'attraversamento della lingua il sentiero si inerpica ripido senza piu' mollare.
Si supera il primo nevaio lasciandosi alle spalle il ghiacciao Nordend e salendo verso la selletta.
All'uscita lo spettacolo si fa sempre piu' impressionante e l'immensita' della Parete mette quasi soggezione.
Il sentiero continua tortuoso e ripido su per il crestone fino ad uscire alla selletta superiore.
Piana glaciale, sulla SX il rifugio Zamboni, sulla DX il lago delle Locce
Sotto di noi il ghiacciaio del Monterosa apre le fauci
Superiamo il Crestone e dalla sommita' ci si presenta il Bivacco Marinelli (3036 mt)
Sembra sempre ad un minuto ma non arriva mai, nel frattempo pero' il meteo
migliora ed entra il NordOvest ad asciugarci.
Finalmente riusciamo a posar gli zaini con il pensiero alla cenetta intima che ci spetta
Il Bivacco Damiano Marinelli si palesa
Dentro al Bivacco
La sera ci sollaziamo con uno splendido brodino vegetale accompagnato da abbondante grana.
La temperatura ci rammenta la quota percui in breve ci troviamo nei sacchi termici a chiaccherare.
La notte vola via e, visti gli scarsi impegni del giorno successivo, ci alziamo alle sei per un the caldo ed una barretta.
Usciamo e lo spettacolo ci lascia senza parole, in silenzio procediamo per quanto si era concordato:
una veloce visita con assaggio al fatidico canalone, niente di serio, solo avvicinarsi e sentirselo sopra ;)
Alba sul Pizzo Bianco
"Lui"
Paolo sale
Il Sole inizia a salire, tempo di rientrare velocemente
Ultimi assaggi, il cuore e' a mille
La Vista panoramica toglie il fiato..
Ora di rientrare, lasciamo il Bivacco
Discesa sul Crestone Marinelli, si valutano anche le linee di rientro invernali,
non sarebbe certo simpatico scendere da qui...
Nella lunga discesa ci godiamo la splendida giornata, un occhio al sentiero l'altro ai grandi mostri che ci sovrastano
Mano a mano che mi allontano vedo di nuovo la parete intera, ma questa volta ha per me un significato ben diverso.
Esserci stato mi ha permesso di capire parecchie cose e soprattutto di metter qualche buon consiglio in tasca.
La severita' dell'ambiente e' assoluta, in due giorni non abbiamo incrociato anima viva e questo mi ha fatto
riflettere sulle code che si snodano sull'altro versante....
La luna tramonta sulla Nordend
Allegra famigliola locale, gli unici esseri vivi incontrati in due giorni
In fondo alla lingua glaciale, davanti a noi l'immenso parcogiochi.
